NON C’E’ TEMPO

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La vita è un battito di ciglia

Un italiano su tre sostiene di non avere tempo per le amicizie. Nelle case degli italiani ci sono cucine moderne con forni di ultima generazione fornite di impastatrici, friggitrici ad aria e maxi frigoriferi. Però non c’è tempo per cucinare, si esce dal lavoro si acquistano cibi precotti o surgelati e voilà! La cena è pronta, senza tanta fatica. Non c’è tempo per le persone anziane, meglio assumere una badante o portarli in un ospizio e togliersi il problema una volta per tutto. Anche per i figli non c’è tempo, ci sono le scuole materne, gli asili, le baby sitter o (quando va bene) i nonni.

Non c’è tempo per nulla

Un italiano medio, inizia la sua corsa del criceto a scuola. Poi cerca un lavoro, con tutte le difficoltà che il nostro paese offre: a volte si vede costretto ad andare all’estero per trovare un lavoro dignitoso. Ad un certo punto decide di metter su famiglia, trova un compagno/a, cerca una casa e inizia ad indebitarsi. Oggi per avere una casa di proprietà si deve accendere un mutuo che di solito dura anche più di vent’anni. I più fortunati hanno la seconda casa dei genitori, ma sono in minoranza. Poi arrivano i figli e si continua la corsa tra asili e le varie attività alle quali la prole partecipa. Si arriva alla sera stanchi e stressati mentre loro, che hanno tana energia, vogliono l’attenzione dei genitori per giocare. Allora si acquistano le play station e le varie consolle così si è liberi di addormentarsi stanchi e stressati sul divano davanti a una tv da 60 pollici. Finalmente arriva il sabato ci si potrebbe dedicare ad altre attività, ma c’è la casa da pulire, il bucato da fare e tutto ciò che si rimanda perché non c’è tempo. In alcune famiglie c’è anche un animale domestico, solitamente il cane, da accudire; come se non bastasse tutto il resto. Si arriva all’età pensionabile, che è sempre più lontana, con molta fatica pensando di godersi la vecchiaia. Ma iniziano i problemi di salute e arriva il declino.

Il lavoro nobilita l’uomo

E’ veramente a questo che un giovane di oggi può aspirare? Io dico di no. Si dice che il lavoro nobilita l’uomo e allora perché i nobili non lavorano mai? Per condurre una vita dignitosa è veramente necessario lavorare fino a 70 anni? Se entrassimo nell’ordine d’idee che dobbiamo fare a meno del superfluo potremmo lavorare molto di meno e avere più tempo a disposizione. Potremmo frequentare i nostri amici, andare a trovare i nostri nonni, coltivare l’orto, leggere un buon libro, fare una passeggiata nel bosco e raccogliere le noci e le castagne. In alcune famiglie c’è una tv in ogni stanza (bagno compreso), un’auto per ogni persona e due cucine. Per non parlare degli armadi: sono pieni di vestiti la maggior parte dei quali mai messi. Io mi chiedo: a che cosa serve spendere tutti questi soldi per cose che poi non sono veramente necessarie? A farle vedere a chi se amici non ne abbiamo?

In questo mondo fatto di effimero non c’è tempo per nulla nemmeno per i sentimenti.

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