
La ludopatia è una condizione di disturbo nel controllo degli impulsi che porta a dipendenze comportamentali, ed è una patologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Sarà successo anche a voi di andare in tabaccheria o in un bar e trovare più di una persona intenta a guardare uno schermo in alto, oppure di acquistare un gratta e vinci. Sicuramente non ci trovate niente di male, le lotterie esistono da decenni. Molte persone credono di poter vincere e diventare ricchi, illusione: è matematicamente provato che un biglietto su 960 mila vince 10 mila euro, eppure un terzo dei ludopatici di tutto il mondo sono italiani. Ma perché ci piace così tanto credere di poter vincere? Quei pochissimi fortunati, si ritrovano a dover gestire un capitale e, non essendo capaci di farlo, lo investono in modo sbagliato perdendo tutto o quasi nel giro di pochi mesi. I ricchi, quelli veri, non si sognerebbero mai di giocare perché sanno bene che è un modo per perdere soldi. Purtroppo lo stato non ha nessun interesse a prendere posizione in merito poiché ha il monopolio sui giochi d’azzardo e da questo ricava 110 miliardi di euro circa all’anno, una cifra esorbitante.
Durante la pandemia, c’è stato un calo sensibile dovuto al lockdown, ma, con l’assenza delle restrizioni, sta risalendo in modo esponenziale. Come dicevo prima basta guardare le tabaccherie e ricevitorie. Il ludopatico non riesce a resistere al desiderio irrefrenabile di giocare, sarebbe disposto a indebitarsi fino al collo arrivando, in alcuni casi, anche al suicidio. Se presa in tempo, questa dipendenza si può curare. Esistono gruppi di auto mutuo aiuto, anche rivolgersi ad uno psicologo può essere utile e sopratutto il sostegno della famiglia. Le persone che vivono accanto a un ludopatico, tendono a essere cattivi quando si accorgono di questo vizio aumentando così il disagio del soggetto. Bisogna invece cercare di parlare e capire da quale debolezza nasce l’esigenza del gioco, tenere sotto controllo i conti monetari mettendo un limite ai prelievi può essere utile. Sicuramente non è facile gestire un drogato di gioco d’azzardo, ma bisogna pur fare qualcosa per queste persone deboli e insicure. Il consumismo di questa epoca ci ha resi deboli e schiavi, bisogna uscire dalla ruota del criceto e smettere di rincorrere un utopia; la felicità non è nei soldi o nel benessere economico. Si può essere felici anche con molto meno di quello che pensiamo.
Pillole di semplicità
Per noi casalinghe che cuciniamo tutti i giorni, pulire il lavello è un’abitudine necessaria nonché fastidiosa. Per ottenere un lavabo d’acciaio bello lucido, può essere d’aiuto questo consiglio:
- Diluire il succo di due limoni in un litro d’acqua e immergere un panno morbido.
- Passarlo su tutta la superficie da lavare
- Asciugare accuratamente con un panno morbido badando a non lasciare aloni.