
Cosa sono e come riconoscere le fake news
Definizione: le fake news sono notizie false diffuse intenzionalmente o meno, attraverso il web, i media, le community e anche WhatsApp. Sono abili distorsioni di quello che succede nel mondo diffuse in modo capillare lungo la rete internet.
Fake news più famose
Le “bufale” ci sono sempre state, ma con l’avvento dei social hanno preso molto piede, si sono diffuse fino a diventare virali. Quelle che hanno fatto più discutere sono:
- Le scie chimiche: sarebbero le tracce lasciate dall’aeronautica militare per controllare il clima e per diffondere malattie, notizia smentita da fonti scientifiche. Nonostante è stato dimostrato che sono normali scie di condensa, c’è ancora tanta gente chi ci crede.
- I vaccini e l’autismo: questa credenza ha origini negli anni novanta da uno studio fatto da un medico inglese sulla vaccinazione antimorbillo, rosolia e parotide, poi smentito da studi e verifiche scientifiche e quindi radiato dall’albo. Purtroppo però la diffidenza delle persone nei vaccini non si è affievolita, basti pensare alle recenti polemiche relative al COVID19 e al gruppo dei no-vax.
- Belle Gibson: truffatrice australiana, ha ingannato e frodato molti malcapitati sostenendo che si può guarire dal tumore seguendo una dieta vegetariana da lei inventata. Ha dichiarato di essere guarita da un inesistente cancro al cervello grazie alla dieta e a cure alternative. E’ stata condannata a pagare $ 410.000 per aver fatto false donazioni a enti benefici
- Il terremoto di Amatrice: quattro giorni dopo si è diffusa la notizia che il governo italiano e l’ NVG avrebbero abbassato la magnitudo da 6.2 a 6.0 per non pagare i danni. Notizia smentita da più fronti, infatti il governo ha stanziato 3,2 miliardi per ricostruire i territori e ne verranno erogati ancora fino al 2047.
- Mammografie e radiazioni: è opinione diffusa che le radiazioni ionizzanti della mammografia assorbite durante l’esposizione, provochino il cancro alla tiroide. Le moderne attrezzature consentono di effettuare l’esame con un basso dosaggio di radiazioni e inoltre non è mai stato dimostrato che il tumore alla tiroide sia causato dalla mammografia.
- Hilary Clinton: durante la campagna alle presidenziali furono pubblicate le mail di Hilary che inducevano a pensare a un coinvolgimento con l’ISIS del governo Obama. Era un modo come un altro per screditare l’avversario e vincere le elezioni.
Come riconoscere le fake news
Per capire se una notizia è vera o falsa bisogna partire dal presupposto di controllare sempre la fonte; chi, come, quando e perché.
Chi lo dice? La fonte della notizia è attendibile? E’ una buona abitudine controllare attentamente l’URL poiché anche cambiare una lettera può ingannare. Di solito le notizie delle agenzie di stampa come Ansa e Adnkronos sono attendibili molto di più di quelle riportate sui social.
Come lo dice? I punti esclamativi, i caratteri altisonanti, le domande trabocchetto mirano a farci cliccare sulla notizia e a stuzzicare la curiosità. Le immagini sono studiate da esperti di Photoshop per catturare l’attenzione dei nostri occhi. Se la notizia risuona con le nostre impressioni è facile crederci.
Quando lo dice? Alcune fake news fanno riferimento a fatti accaduti anni fa ormai dimenticati. Le notizie vengono distorte ad arte e adattate all’esigenza del momento, rendendo attuale un fatto che in realtà è avvenuto tempo fa. La gente ha la memoria corta e dimentica presto ed è su questo che si fa leva quando si vuol vendere una bufala.
Perché lo dice? Le fake news nascono per ottenere consensi, like e condivisioni. Sono studiate per invogliare le persone a seguire quell’idea e ottenere riscontri in denaro. Il fine ultimo è sempre la voglia di sentirsi potenti anche dichiarando il falso, si fa leva sui sentimenti, si sfruttano le malattie. Ho visto post di mamme che facevano una raccolta fondi per il loro figlio malato.
Conclusioni
Tutto quello che è mistero sollecita l’immaginario collettivo. La realtà non è mai semplice e lineare come vorremo quindi una bufala, ben studiata, sembra meglio di una verità scomoda. Spesso, per pigrizia, si ritiene che qualcun altro abbia già vagliato l’informazione e che quindi ci esonera dal verificare la sua autenticità. A livello psicologo quando più sentiamo ripetere una notizia, tanto più aumentano le probabilità che per noi è reale. Ad oggi quello che un tempo sentivamo dire “l’ha detto il TG” è diventato “l’ho letto su Facebook” perché quando la realtà non ci piace, cerchiamo delle verità alternative.