
Non è vero che non possiamo fare niente, che non facciamo testo, che non contiamo nulla. Non è vero che siamo solo un numero sul codice fiscale e che serviamo solo a pagare le tasse. Ho sentito tante volte dire “Che ci posso fare io?” oppure “Mica è colpa mia!“, sono tutte scuse. Si sono solo scuse per delegare la responsabilità di quello che succede agli altri. E chi sono gli altri? Il tempo, lo stato, il vicino di casa, i governanti, la moglie o il marito. E’ sempre colpa di qualcuno che non siamo noi.
Non è così, la storia ci insegna che anche una singola persona può fare cose straordinarie. Potrei citare molti personaggi che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte, il bene e il male, la pace o la guerra. Questo lo sappiamo bene, ma siccome siamo dei vigliacchi (me compresa), preferiamo che siano gli altri a farsi avanti e si esponga alle conseguenze dell’andare controcorrente. Voi sapete perché in realtà lo struzzo mette la testa sottoterra? Non per vigliaccheria come crediamo da sempre, ma per girare le uova deposte. La natura insegna, siamo noi che come allievi non valiamo niente.
I nostri governanti sanno bene come sfruttare questo nostro stare nella zona confort! Infatti ci stanno cuocendo a fuoco lento come l’esperimento della rana bollita:
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.” Tratto dal libro “Media e Potere” di Noam Chomsky
Stiamo distruggendo il nostro pianeta, gli scienziati lo urlano ai quattro venti da decenni. Inizialmente i poteri forti hanno detto che era una bufala, tutti ricordiamo cosa disse Trump a proposito dell’Accordo di Parigi. Tale trattato è l’ideale prosecuzione del fallimentare Protocollo di Kyoto e prevede di limitare la crescita della temperatura globale al di sotto dei 2° centigradi entro la fine del secolo. Così come è stato concepito può sembrare un progetto ambizioso, ma se andiamo ad analizzare bene scopriamo essere fallace. Non tutti gli stati hanno aderito, l’accordo non è vincolante, non è stato istituito nessun organo di controllo e nessuna sanzione in caso d’inadempienza. E’ stata data carta bianca agli stati che stanno facendo un pò come gli pare quindi è solo questione di politica.
Nel nostro paese non vedo una vera e propria presa di coscienza di quello che bisogna fare. Si continuano a costruire impianti inquinanti a produrre plastica e consumare carne proveniente da allevamenti intensivi. File di auto a carburante ai semafori, per le autostrade; tutto come se niente fosse.
Non abbiamo capito che se non facciamo dietro front SUBITO è già troppo tardi!! Figuriamoci poi se lo facciamo con la lentezza di una lumaca!!
Pillole di semplicità
“Se pensi di essere infinitamente piccolo per poter cambiare le cose, significa che non ti sei mai trovato a letto con una zanzara” Julia Butterfly Hill
Everything is very open with a clear clarification of the challenges. It was truly informative. Your site is extremely helpful. Thanks for sharing!