INQUINAMENTO E’ UNA COSA SERIA

INQUINAMENTO

Oggi voglio parlarvi d’inquinamento e nello specifico di allevamenti intensivi e di quanto impattano su di esso. Ormai è risaputo che viviamo nell’era dell’inquinamento globale, se ne parla ovunque e il governo insieme a tutta l’Europa sta mettendo in campo delle strategie per contenere il fenomeno. Secondo l’ISPRA (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) Gli allevamenti intensivi sono la causa del 75% dell’ammoniaca immessa nell’aria e questo riguarda solo l’Italia. Questa sostanza va ad unirsi con altri componenti inquinanti (solfati, nitrati, metalli pesanti, carbonio organico, diossina ecc. ) contribuendo alla formazione di polveri sottili. Inoltre gli allevamenti inquinano anche le acque di superficie, cioè quelle di cui noi usufruiamo per uso domestico. Dai dati della FAO (organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura), si evince che le riserve d’acqua di tutto il mondo sono contaminate da fitofarmaci e sostanze chimiche che servono per concimare le colture di mais e soia destinate all’alimentazione degli animali. C’è da considerare un altro fattore di cui nessuno parla e che per me invece riveste la sua importanza; gli animali vengono tenuti in spazi stretti soffocanti, costretti a vivere senza vedere mai la luce del sole, poi vanno incontro a infezioni e così vengono somministrati vaccini, antibiotici e chi più ne ha più ne metta. Sono considerati non come esseri viventi, ma come merce da macello per la grande distribuzione; dimenticando il rispetto della specie condannando gli animali a una vita ignobile. Io non sono un’animalista, e nemmeno vegetariana, però ritengo che ci sia una misura per tutto e qui si passa da un’eccesso all’altro: non possiamo tenere un animale domestico trattandolo come se fosse nostro figlio (con tutto il rispetto per chi ha animali), per poi andare ad acquistare petto di pollo a tre euro proveniente da uno di quei allevamenti intensivi di cui sopra. Si tratta di farci un esame di coscienza e non cadere nel contraddittorio. Sicuramente se riducessimo il consumo di carne, magari acquistandola da agricoltori che fanno un tipo di allevamento tradizionale, potremmo contribuire nel nostro piccolo a salvare il genere umano dall’estinzione. Detto così sembra paradossale ma secondo studi fatti da scienziati competenti, se non cambiamo rotta, quello è il nostro destino. Si tratta di contribuire nel nostro piccolo, a prestare attenzione a quanti rifiuti produciamo scegliendo una vita semplice e frugale.

meditate gente, meditate

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Amazing! This blog looks exactly like my old one! It’s on a entirely different topic but it has pretty much the same layout and design. Wonderful choice of colors!

Lascia un commento